C’è chi combatte dentro la gabbia, e chi lo fa ogni giorno con la propria storia, la propria terra, le proprie radici. Tra gli atleti italiani che più hanno saputo unire passione sportiva e senso di appartenenza c’è sicuramente un nome che oggi fa rumore anche oltre l’ottagono.
Il suo percorso lo ha portato a calcare i ring internazionali più prestigiosi, ma il cuore non si è mai staccato dalla Valle dell’Adige, da Mezzocorona, il paese dove tutto è cominciato. Sin dagli esordi, la sua determinazione ha rappresentato un simbolo per i giovani del territorio, un’ispirazione fatta di fatica, allenamenti, viaggi e sacrifici. Il suo nome è diventato un vessillo tricolore anche all’estero, nelle arene americane dove l’MMA è religione, mentre in patria è diventato sinonimo di disciplina, cuore e resilienza.
Ma la vita, si sa, mette alla prova anche lontano dalle telecamere. E certe notizie arrivano come fendenti invisibili, capaci di tagliare il silenzio. Stavolta non parliamo di match da preparare o di una sfida per un titolo mondiale. Stavolta il dolore arriva da vicino, da casa. Un dolore che non ha a che fare con i guantoni, ma con il destino. E con una tragedia che ha scosso un’intera comunità.
Lutto per Marvin Vettori, il fratello muore in un incendio
La tragedia ha colpito nel profondo Marvin Vettori, uno dei nomi di punta delle arti marziali miste italiane, ma stavolta non c’è alcun avversario da affrontare sul ring. A spegnersi è stato il fratello Patrick Vettori, appena 29 anni, deceduto in circostanze drammatiche a seguito di un incendio divampato nella sua abitazione di Mezzocorona, in Trentino. Il rogo si è sviluppato nelle prime ore di lunedì mattina: secondo le prime ipotesi investigative, il giovane si sarebbe addormentato sul divano dopo aver lasciato una pentola sul fornello acceso.
Quando i soccorsi sono intervenuti, richiamati dal fumo intenso che fuoriusciva dalla casa, per Patrick era già troppo tardi: le esalazioni lo avevano sopraffatto. La notizia ha sconvolto la comunità locale. Patrick non era solo “il fratello di Marvin”: era un volto conosciuto e stimato nel paese, dove si era anche candidato alle imminenti elezioni comunali con una lista civica. Una persona meravigliosa, piena di entusiasmo per il futuro – lo ha definito il sindaco, visibilmente scosso. Anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha espresso il proprio cordoglio. E con lui, tutto il mondo dello sport si è stretto attorno al campione trentino, in un momento che nessuna cintura può alleggerire.