
Lutto nel mondo del pallone - www.SiracusaSport.it
Un terrificante momento di lutto colpisce il calcio europeo. Non sarà più come prima senza di lui.
Il mondo del calcio europeo sta vivendo una giornata di profondo lutto, dopo la notizia che uno storico coach, uno di quelli che hanno cambiato realmente la storia del calcio nel suo paese, è morto. Questo allenatore, dopo tanti anni, deteneva ancora un record che nessuno può vantare nel campionato e nel paese in cui ha allenato. La sua scomparsa lascia un vuoto nel cuore dei tifosi di due dei team più importanti del paese in cui è nato.
All’età di 82 anni, l’allenatore si è spento serenamente per cause naturali, dopo aver vissuto i magici anni ottanta nel mondo del pallone e soprattutto, con la soddisfazione di aver condotto ben quattro squadre nel mondo delle nazionali e 11 in quello dei club, vincendo tra l’altro il campionato con due team rivali per due volte. Questo, il record che nessuno è mai riuscito a strappargli.
La sua prima avventura, pensate, è stata nel 1981 con il Saragozza in Spagna, squadra che ha condotto per ben due anni prima di passare al campionato olandese dove ha messo in atto la sua magia. Per chi è cresciuto in quegli anni e già seguiva il calcio, quando iniziavano ad essere trasmesse partite che hanno consacrato campioni come Paolo Rossi, Diego Armando Maradona e Falcao, il suo nome è indimenticabile.
Il mago olandese: addio a Beenhakker
Il lutto riguarda purtroppo lo storico coach Leo Beenhakker, condottiero di diversi team tra cui Ajax, Feyenoord, Real Madrid e molti altri ancora. Dal punto di vista delle nazionali, ha invece condotto Arabia Saudita, Olanda, Polonia e Trinidad e Tobago, centrando l’unica qualificazione ad una Coppa del Mondo FIFA – fino ad oggi – del piccolissimo paese caraibico che uscì alla fase a gironi, sfiorando l’impresa contro l’Inghilterra.

La più grande impresa che ha consacrato Beenhakker nel mondo del calcio però è aver vinto un’edizione della Eredivise sia con l’Ajax che con il Feyenoord, oltre a centrarne un’altra nella Liga vincendo ben tre campionati consecutivi con il Real Madrid. Una carriera costellata di grandi imprese che, solo per sfortuna, non è mai stata coronata anche dalla vittoria della Coppa del Mondo con l’Olanda che in quegli anni non era forte come la leggendaria “Arancia Meccanica” del Calcio Totale.
Stando agli amici Beenhakker stava male da tempo e non riusciva nemmeno a lasciare casa sua. Si è spento serenamente, forse consapevole di aver lasciato una grande traccia da seguire per chiunque voglia seguire il suo stesso percorso, negli anni a venire. Un altro pezzo di un calcio che non esiste purtroppo più ci ha lasciati.