
Con l’avvicinarsi del week-end zonalegapro.it e l’autore Gaetano Scotto regala a tutti i lettori una nuova esclusiva. Solo per voi l’intervista al direttore generale del Siracusa, Giancarlo Cutrufo, il quale analizza la stagione dei siciliani. Ecco quanto emerso dalla bella chiacchierata col dirigente:
Partiamo con una domanda secca, puntate ai play-off o ad una salvezza tranquilla?
Ti dico molto sinceramente che raggiunti i 42 punti noi possiamo iniziare a giocare senza paura, senza pressioni rispetto invece ad altri club. Di conseguenza posso dire che vincendo domenica si può sognare.
Allora le lancio una provocazione, cosa può avere di più il Siracusa rispetto agli avversari?
La tranquillità. Nel senso che noi abbiamo fatto il nostro, raggiunta la quota salvezza abbiamo migliorato la nostra rosa. Inoltre durante l’ultimo mercato ci siamo rinforzati con acquisti di qualità. Insomma, confermo che la nostra forza in più è la tranquillità. Arriviamo a certe partite senza tensioni, senza pressioni della piazza. Inoltre giocando in casa abbiamo la grande euforia del tifo.
Passando invece alle ultime partite, quanto “brucia” la sconfitta col Lecce?
Io ero presente allo stadio e purtroppo abbiamo visto degli errori arbitrali anche se non mi ci voglio soffermare più di tanto. Abbiamo avuto delle occasioni per portare a casa il risultato e l’unico rammarico è che almeno un pareggio potevamo conquistarlo. Ci siamo però rifatti quasi subito col Melfi.
A proposito di buoni risultati, cosa pensa del rendimento di Catania?
Su di lui posso dire che dimostra di avere 25 anni e non 35. Ha una gran voglia di lavorare, di fare gruppo, di aiutare i più giovani e la società. Una delle colonne portanti in questa formazione, è un valore aggiunto per la squadra. Inoltre essere a ridosso delle 10 reti in campionato a quest’età non è da tutti.
Altro tassello fino ad ora decisivo nell’economia della squadra è stato Scardina, calciatore cresciuto nelle giovanili della Roma
Arrivato dopo delle annate non fortunate posso dire che Scardina ha un qualcosa che gli altri non hanno. In tutta la Lega Pro non ho mai visto un calciatore con il suo spirito di sacrificio. Quando la palla non gli arriva sui piedi non si arrende, anzi se la va a prendere. E questa è la cosa che mi ha fatto innamorare dell’attaccante. Si è immedesimato nella realtà nonostante provenisse da un club come la Roma.
Infine un parere su Sottil, allenatore che ha forgiato questo club
Il lavoro di Sottil ad oggi merita un 9. Se poi riesce a regalarci un sogno arriviamo a 10. Ti posso dire che non ci sono sbavature in quello che ha fatto. Si è sempre messo a disposizione nonostante fossimo una neopromossa. Lo rispetto tantissimo, una persona seria, carismatico e sincero. Guardi, noi a differenza di altre società abbiamo una grande forza, cioè la famiglia. In Sottil vedo un attaccamento alla nostra società che ad altri manca.