
Uno stop che brucia, giunto dopo una partita gestita molto bene nel primo tempo: nonostante il vantaggio firmato da Alessio D’Agostino, allo stadio ‘Scrofani Salustro’ di Palazzolo Acreide la nostra formazione Berretti è stata sconfitta per 3-1 dai pari età del Messina (tripletta di Bossa nella ripresa).
Amaro il commento dell’allenatore Luciano Aloschi al termine del match: “E’ un peccato, abbiamo buttato una partita giocata alla grande nel primo tempo – ha detto il Mister della Berretti -. Eravamo meritatamente in vantaggio e potevamo raddoppiare in più di un’occasione. Nella ripresa ci siamo un po’ abbassati, ma senza mai rischiare troppo. Poi in una sola azione abbiamo commesso due leggerezze individuali e abbiamo subìto il rigore che ha portato al pareggio. Questo gol ci ha tagliato le gambe perchè sapevamo che avremmo dovuto chiudere prima la gara, ci siamo sbilanciati per la voglia di portare a casa il risultato e abbiamo preso le altre due reti. Dispiace soprattutto per i ragazzi, hanno fatto davvero una grande partita. Vedo comunque il bicchiere mezzo pieno, la squadra lavora bene e continua a crescere. Oggi ci siamo trovati di fronte il Messina che schierava anche quattro calciatori che giocano con la prima squadra, ma questo non deve essere un alibi, anzi. Giocare contro squadre forti deve essere uno stimolo, oggi abbiamo commesso delle ingenuità che non si devono più verificare e credo che questa sconfitta, per come è arrivata, ci servirà per migliorare ancora”.
Anche il nostro Direttore Generale Giancarlo Cutrufo è intervenuto a margine della partita: “Vedo nell’atteggiamento dei nostri ragazzi poca voglia di andare in prima squadra – ha detto il DG -. Dico questo perché purtroppo il calcio di oggi, fatto d’immagine e look stravaganti, distoglie dalle menti dei nostri ragazzi il fine per cui si gioca a calcio. Vedere un nostro calciatore di cui non faccio il nome pensare a sistemarsi il ciuffo dopo un contrasto, invece che correre e provare a recuperare il pallone perso, o assumere un atteggiamento di resa una volta subìto il gol, nonostante l’allenatore si sgoli per tutta la partita, mi fa pensare che manchi quell’atteggiamento da professionista che la società e il Mister ricercano per poter ottenere dal nostro vivaio prodotti utili a rafforzare la prima squadra. Abbiamo bisogno di 11 Leoni in campo e non leoncini come usiamo chiamarli, quindi concludo con un’esortazione: rimbocchiamoci le maniche perché crediamo in Voi e nel Vostro futuro e stiamo investendo notevoli somme di denaro per permettervi questo. Bisogna rispettare questi colori, indossare la maglia del Siracusa è un onore“.
Siracusa-Messina 1-3 (D’Agostino [S], Bossa [M, tripletta])