Jannik Sinner è pronto a tornare, ma potrebbe esserci una grande novità per il tennista numero uno al mondo: la verità su Panatta come nuovo allenatore
L’attesa è finita e il purgatorio di Jannik Sinner dopo il caso Clostebol è ormai agli sgoccioli. Il fenomeno italiano ha scontato i tre mesi di inibizione dai campi, come da accordo sulla Wada, e si sta già preparando a calcare la terra rossa di Roma, un appuntamento a cui tiene particolarmente un po’ perché era stato costretto a saltarlo lo scorso anno, un po’ perché gli permette di difendere il primo posto nel ranking Atp dall’assalto di Alcaraz.
I tifosi sono in trepidante attesa di rivedere il loro idolo in campo, soprattutto dopo tre mesi che sono stati durissimi per l’altoatesino e per tutto il circuito. Anche il nuovo numero due al mondo non ha nascosto di aver sofferto nelle sue prestazioni l’assenza del suo principale antagonista nei vertici Atp, proprio perché percepiva una pressione maggiore di dover per forza vincere.
Il brutto periodo è comunque alle spalle e ora Sinner farà di tutto per tornare subito ai suoi livelli, a partire da Roma e Amburgo fino ad arrivare al Roland Garros. Intanto, però, non mancano le voci che fanno discutere sul tennista e una riguarda anche Adriano Panatta.
Panatta allenatore di Sinner? L’ex tennista smentisce tutto
L’ex tennista è un volto storico del tennis italiano e un nome autorevole per il passato e il presente di uno degli sport più seguiti nel nostro Paese. Nelle ultime settimane, ha iniziato a circolare la voce che proprio Panatta potesse subentrare come nuovo allenatore di Sinner, proprio in vista del ritorno in campo dell’altoatesino.
A smentire questi rumors piuttosto suggestivi è stato lo stesso ex campione italiano, in un’intervista rilasciata a Rai Radio1, come ospite di Un Giorno da Pecora: “Mi piacerebbe essere l’allenatore di Sinner? Per carità, non è la vita che fa per me. Vedrei tutti i giorni le stesse persone e non è da me”.
E poi ha anche aggiunto: “Il coach deve avere una vocazione quasi monacale, passare con l’atleta minimo 300 giorni insieme. E poi dovrei parlare sempre di tennis, figuratevi, io mi annoio dopo 5 minuti“. La risata finale non è mancata, ma resta la sensazione che l’unione tra i due grandi volti del tennis italiano non si concretizzerà ora e neppure in futuro.