
Schumacher, la notizia sconvolge: ormai è tutto finito - www.SiracusaSport.it
Niente da fare, ormai del campione, non resta niente. Lo hanno letteralmente annullato.
Tutti i campioni che corrono in Formula Uno oggi possono sicuramente prendere ispirazione dai grandi del passato e, fra di loro c’è indubbiamente il fuoriclasse tedesco Michael Schumacher. Potremmo scrivere libri su quanto il pilota, partito dai kart, approdato in Benetton e poi in Ferrari fino a conquistare ben 91 gran premi e 7 mondiali ufficiali, abbia fatto per questo sport. Peccato solo per il terribile epilogo che sembra aver scritto la parola fine alle sue apparizioni pubbliche.
Molti dei record che Schumacher ha infranto sono ancora lontani dall’essere anche solo messi in discussione dai piloti che corrono oggi: solo il suo rivale Lewis Hamilton che ha lo stesso numero di titoli mondiali potrebbe tentare di strappargli il record di mondiali ufficiali portati a casa – magari proprio in Ferrari, che beffa – anche se Michael rimarrebbe comunque il pilota che ha portato più titoli alla scuderia Rossa. Uno però è stato di recente superato. O meglio, Schumi non era mai riuscito a farlo.
Schumacher superato dal campione
L’ultimo GP di Suzuka, corso in Giappone, ha ridato a Red Bull un po’ di respiro dopo la partenza che sembrava aver premiato McLaren, forte di una coppia Norris-Piastri fin qui quasi perfetta. Il successo colto da Max Verstappen però ha rimesso in discussione tutto quanto portando anche alla scuderia di Molto. Keynes il primo titolo stagionale. Il tutto facendo qualcosa che a Schumacher non era mai riuscito.
Come ha giustamente fatto notare l’ex manager di Williams F1 Peter Windsor, Verstappen ha corso una gara praticamente perfetta, dimostrando ancora una volta una maturità enorme per un 27enne, gestendo bene la gara, tenendosi dietro le pericolose McLaren e non cadendo nel tranello delle curve ad “S” che possono spezzare il ritmo del pilota, sul circuito nipponico.

Con la vittoria a Suzuka però Verstappen non ha solo preso il primo trionfo stagionale ma anche fatto qualcosa che tanti grandi nel passato non erano riusciti a fare. Come ricorda Windsor: “Con questo trionfo Verstappen ha vinto il quarto GP di Suzuka di fila, una cosa che non era riuscita né a Senna, né a Schumacher, né a Hamilton.”
Anche da questi piccoli dettagli si vede un campione soprattutto perché un po’ tutti hanno un circuito ‘maledetto” su cui fanno più fatica, un esempio eloquente è la “maledizione” di Charles Leclerc che per anni si è trovato male su quello casalingo di Monaco anche fuori dalla F1: avere la certezza di poter battere anche un avversario che corre con un’auto nettamente migliore rispetto all’anno precedente su tutti i circuiti, o quantomeno di giocarsela, è importantissimo sotto il profilo psicologico di un pluricampione.