
Il vero problema in Ferrari (Formula1.it) - www.SiracusaSport.it
Una rivelazione inattesa di qualcuno che ha lavorato con ben due pluricampioni del mondo lascia di stucco. E’ così che si rivolge a chi ha intorno.
Lavorare a contatto con i migliori nomi del paddock di Formula Uno è spesso una faccenda complicata: l’ego dei grandi atleti è spesso proporzionale almeno al loro talento e non tutti i piloti che hanno corso in F1 hanno caratteri facili da gestire, pensate a grandi nomi come Kimi Raikkonen e James Hunt per prenderne due. Ecco perché è necessario che oltre a lavorare bene con gomme, monoposto e motori, i meccanici e gli addetti ai lavori del paddock siano anche abili nel contatto con tante persone.
Tra tanti piloti celebri che hanno corso in Ferrari, sicuramente i fan sarebbero molto interessati a sapere com’era al livello umano Michael Schumacher, pluricampione tedesco che ha portato a casa ben cinque dei suoi sette titoli complessivi – gli altri due li ha colti con i colori della Benetton – proprio a bordo di una monoposto Ferrari; un uomo ci ha lavorato molto a lungo e ne avrebbe di cose da raccontarci.
Ad oggi purtroppo Michael giace in condizioni ignote in un letto di ospedale trasferito a casa sua, in attesa che qualcosa si smuova o semplicemente che la famiglia decida di annullare lo stretto velo di riserbo che ha comprensibilmente calato sulle condizioni del campione più grande di tutti. Un uomo che ha lavorato con lui negli anni d’oro, intanto, traccia un paragone con l’altro grande pluricampione, Lewis Hamilton, che troviamo ad oggi con la maglia del Cavallino.
L’ex ingegnere di Schumacher dice la sua sul rapporto tra Hamilton e il suo ingegnere
Oggi, sentiamo cosa ha da dirci Luca Baldisserri, un uomo che dal lontano 1989 al 2015 ha lavorato in Ferrari con i migliori piloti del Circus, incluso Michael Schumacher. Per cominciare, Baldisseri ha detto di avere la sensazione che qualcosa non vada nel rapporto tra i membri del team italiano e Hamilton, l’innesto che avrebbe dovuto cambiare la stagione di Maranello in positivo.

Ai microfoni del periodico FormulaCritica.it l’ex meccanico del Cavallino avrebbe parlato di due principali problemi tra Hamilton ed il team: “Quando Schumacher è arrivato da noi lo abbiamo interrogato a lungo per capire quale assetto e tipo di vettura preferisse mentre qui, sembra non sia stato fatto” – spiega Baldisseri ipotizzando che il fatto che il “freno motore” non abbia funzionato in gara gli sembra una scusa – “Alla scusa del freno non credo. Il suo compagno di squadra spinge la monoposto molto meglio di quanto non riesca a fare lui”.
L’altro problema, sempre secondo il parere del meccanico potrebbe essere proprio la mancanza di comprensione e di intesa caratteriale tra Sir Hamilton e Riccardo Adami, ingegnere di Ferrari con cui opera: “Ogni pilota ha il suo modo di comunicare ed Hamilton si esprime a monosillabi. A sentire la radio, sembra che non si capiscano, uno dice una cosa ed uno ne dice un’altra”, l’analisi dell’esperto tecnico.
Potrebbe quindi esserci una mancanza di intesa alla base di quelle che possiamo sicuramente considerare prestazioni sotto la media per Hamilton. Del resto, quando prendi un pilota contro cui hai corso per anni e lo trapianti in una scuderia che non conosce, questo è il grande rischio. Secondo voi, Ferrari può sperare di sfruttare al meglio le capacità di Lewis per il resto dell’anno o finirà in modo non gratificante?