La prossima stagione di Serie A potrebbe aprirsi con una vera e propria rivoluzione in panchina. Tra le prime sette in classifica, l’unico tecnico al momento confermato sembra essere Marco Baroni, artefice della rinascita della Lazio.
Il suo lavoro, apprezzato per solidità e risultati, nonostante un momento di buio, lo ha messo al riparo dalle turbolenze che invece potrebbero travolgere molte delle big. Il quadro è in continuo divenire: la Juventus ha già sollevato Thiago Motta, optando per Igor Tudor fino a fine stagione, ma nulla è ancora scritto sul futuro. In casa Milan, la situazione di Sergio Conceição resta in bilico dopo una stagione deludente: l’addio in estate è quasi certo.
Anche la Roma valuterà attentamente l’operato di Claudio Ranieri, chiamato a traghettare il gruppo dopo mesi difficili. Futuro aperto anche per Antonio Conte al Napoli, così come per Gian Piero Gasperini, il cui ciclo con l’Atalanta potrebbe essere arrivato ai titoli di coda. Nemmeno l’Inter è esente da incertezze: Simone Inzaghi, pur forte di una stagione positiva, non ha ancora sciolto le riserve sulla permanenza, anche per via delle sirene straniere. Uno scenario inedito che potrebbe ridisegnare completamente la geografia tecnica del campionato. Tra rinnovi in bilico, esoneri annunciati e corteggiamenti dall’estero, la Serie A si prepara a una nuova estate caldissima. E mai come quest’anno, le panchine saranno il vero centro del mercato.
Svolta Mancini, niente Samp e la Juve lo attende
Roberto Mancini torna a far parlare di sé, e non solo per smentite. Dopo i rumors su un possibile ruolo dirigenziale alla Sampdoria, l’ex commissario tecnico dell’Italia ha deciso di intervenire direttamente sui social per chiarire la sua posizione. Sono a smentire le informazioni emerse negli ultimi giorni di un mio ruolo di consulente o consigliere o head of performance della Sampdoria. Sono il primo tifoso e spero che possa risolvere i suoi problemi – ha scritto su X. Ma il passaggio che fa davvero riflettere è il successivo: “Spero di tornare al più presto al mio lavoro di allenatore”.
Una frase che vale come una dichiarazione d’intenti e che riaccende i riflettori sul possibile ritorno di Mancini in Serie A. In cima alla lista delle pretendenti resta la Juventus, che sta valutando varie opzioni per il dopo Tudor. Ma non vanno sottovalutate le piste che portano a Milan e Roma, dove la situazione delle panchine è tutt’altro che definita, anzi sicuramente si ritroveranno senza un allenatore a giugno. E se Antonio Conte non dovesse restare al Napoli, anche da lì potrebbe partire un segnale. Mancini, dunque, si prepara al rientro: la sua esperienza, il suo palmarès e il desiderio espresso pubblicamente lo pongono al centro del domino degli allenatori che si scatenerà a fine stagione: c’è l’imbarazzo della scelta per lui.