
Djokovic non riesce a dimenticare: è la cosa peggiore (Novak Djokovic) -www.SiracusaSport.it
Una storia tremenda per Djokovic. Non è contento e dopo qualcosa di simile, come biasimarlo.
Anche i grandi atleti soffrono e Novak Djokovic, star della racchetta nonché numero 5 della classifica ATP, non sembra affatto in un momento positivo. L’anno di Novak non è stato esattamente grandioso, considerando come l’atleta sia stato torturato da diversi infortuni che visti i suoi quasi quarant’anni di età appaiono purtroppo come il conto che i numerosi tornei a cui ha preso parte, vincendo tra le altre cose 24 Grand Slam, gli stanno presentando.
Al Masters 1000 tenutosi a Montecarlo il tennista ha rischiato di non presentarsi proprio, complici due fastidiosi infortuni. Noie non meglio specificate ad uno dei tendini del ginocchia e, come se la sorte si fosse accanita su di lui tutto insieme, una fastidiosa infiammazione all’occhio contratta prima della finale a Miami al punto che lo stesso Djokovic aveva comunicato che non sapeva se sarebbe riuscito a partecipare al torneo.
Alla fine, al Master 1000 Novak ha preso parte anche se non al 100% della sua forma. Ma si tratta di un torneo che difficilmente potrà dimenticare. E non in senso positivo purtroppo. La cronaca dell’evento rappresenta uno dei momenti più neri per l’atleta che un tempo, con la sua rivalità con Rafa Nadal ha infiammato gli stadi di tutto il globo.
Djokovic, momento nero
Una prestazione non all’altezza ed un vero scempio – e non siamo noi a dirlo visto che sono parole di Novak stesso – il Master 1000 di Djokovic che si è visto buttare fuori subito al primo match contro il cileno Alejandro Tabilo, 32esimo nel ranking ATP che si è imposto per 6-3, 6-4 sul talento serbo.

Con questa vittoria Tabilo porta a 2-0 il suo personale record contro Djokovic che aveva già affrontato e battuto lo scorso anno a Roma imponendosi allo stesso modo: “È stato terribile, chiedo scusa a tutti i miei fans ma non era proprio una bella giornata per me“, ha detto dopo l’incontro con il 27enne Novak, prendendosi, come è proprio dei grandi campioni, le responsabilità per la sconfitta. “Non si può dare la colpa all’infortunio” ha subito specificato Novak.
I problemi fisici non sembrano essere una giustificazione per l’ex campione che ha attribuito la colpa della cattiva prestazione solo a se stesso: “Una sensazione terribile giocare così, uno scempio. Mi dispiace davvero per chi ha dovuto vedere questo”, ha detto alla fine ai cronisti. Forse, Djokovic è stato troppo duro con se stesso. Ma del resto, un campione si vede proprio quando perde. A sorridere quando si vince sono buoni tutti.