
Canoa Polo, che sport affascinante! Ha tutte le carte in regola per diventare un gioco fantastico, sia dal punto di vista dei giocatori che del pubblico.
E’ dinamico e veloce, tecnico e spettacolare, facile da apprendere e accessibile a tutti senza il bisogno di eccessive capacità canoistiche.
Ma cos’è esattamente questo gioco, praticato in molte nazioni in giro per il mondo ma non ancora troppo conosciuto, e soprattutto, come è cominciato?
Anche se il gioco della canoa polo è uno sport a squadre che sta crescendo rapidamente, è alquanto sconosciuto al di fuori della sua area.
Anche se molti atleti hanno cominciato a spargere la voce di questo gioco all’interno dei loro paesi nell’ultima metà del 21° secolo, poco o addirittura niente è stato documentato del loro lavoro.
Ancora oggi non è certo quale persona o nazione per prima ha introdotto il gioco nella sua forma attuale. Ci sono pochi documenti relativi a questo tema pure su internet, pertanto spero che questo articolo possa aiutare coloro che vogliono dare un po’ più luce sugli albori della canoa polo.
DEFINIZIONE
Innanzi tutta la definizione moderna della canoa polo afferma che esso è uno sport giocato da 2 squadre, ciascuna di 5 giocatori seduti in kayak individuali ed ingaggiati in una competizione acquea con palla svolta all’interno di un campo. Lo scopo del gioco è di segnare con la palla nella porta avversaria. La squadra che si aggiudica più reti vince.
In conformità del regolamento I.C.F. (International Canoe Federation), l’equipaggiamento principale di questo sport è la canoa. La canoa è un’imbarcazione chiusa all’interno della quale il canoista è seduto con le gambe distese e puntate contro degli appoggi per incrementare la stabilità, ed utilizza una pagaia a due pale per muoversi.
Questo gioco può essere definito come una combinazione di caratteristiche del basket, della pallanuoto e della canoa. E’ veloce ed aggressivo, ma alquanto privo di infortuni. Le tattiche di gioco sono simili a quelle del basket e della pallanuoto con una palla passata di mano in mano tra i giocatori della squadra (con uso della pagaia sulla palla limitato) e lanciata direttamente nella porta avversaria.
Un giocatore in possesso della palla può essere marcato e spinto in acqua dall’avversario con lo scopo di conquistare la palla.
La palla può essere in possesso di un giocatore per non più di 5 secondi, ma può essere lanciata in avanti e ripresa per prolungare il controllo su di essa azzerando l’orologio.
La Canoa Polo può essere giocata in piscine al chiuso ed all’aperto, in fiumi con poca corrente o laghi, e in ogni modo in qualsiasi campo di dimensioni 35 per 23 metri. Le porte devono essere di 1,5 metri di larghezza per 1 metro di altezza, realizzate in legno o metallo con una rete all’interno, e sospese sopra l’acqua ai lati opposti del campo. Un giocatore può agire da portiere piazzandosi in fronte alla porta ed alzando la pagaia verticalmente. Ci sono delle regole speciali che proibiscono ai giocatori di attaccare il portiere, quando esso si trova nella posizione difensiva.
Una partita dura al massimo 20 minuti, divisi in due intervalli in cui, durante la pausa, ci si cambia di campo. Due arbitri controllano lo svolgimento del gioco, ciascuno su un lato lungo del campo. I giocatori usano caschi con griglie metalliche di protezione facciale e giubbotti salvagente per la protezione del torace.
In Italia questo sport è stato introdotto per la prima volta alla comunità di canoa presso il Natisone Kayak Club di Manzano, sul fiume Natisone. Durante un torneo quadrangolare di canoa polo nel programma pomeridiano del 9 settembre 1979 come culmine della giornata della gara di discesa.
Quattro squadre partecipanti erano: Natisone Kayak Club, Canoa Club Udine, Canoa Club XXX Ottobre di Trieste e Soske Elektrarne, della Slovenia. Tutti i partecipanti avevano conoscenze di canoa fluviale ma non avevano mai giocato canoa polo in vita loro. Quello fu anche il primo torneo internazionale realizzato in Italia assieme all’avvento di quella nuova disciplina. Vi era un grosso entusiasmo tra le squadre per quel nuovo sport e la voglia di praticarlo nel futuro.
Inizialmente Si giocava la palla solamente con la pagaia, sia per passare che segnare.
Il primo Torneo Nazionale si tenne nel 1987 ed era nominato Coppa Italia, vinto poi dall’ A.S. Roma Canoa Polo.
Dal 1989 il nostro torneo veniva organizzato solo col regolamento I.C.F.
Il 1992 era stato l’ultimo anno in cui le squadre italiane giocarono ufficialmente con le regole “solo pagaia”.
Nel 1993, la Federazione Italiana, come pure tutti gli altri Paesi, adottò il regolamento I.C.F. Il primo Campionato nazionale con queste regole ebbe come vincitore il club A.R.C.I. Lerici.
L’Italia ai mondiali del 2004 si è classificata seconda nella categoria maschile U21 e quinta in quella maschile.