Calcio Siracusa, Dalla Terza Categoria alla Serie C. Favara: “Grazie a Cutrufo e a chi non ha mai mollato”

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera di Gaetano Favara, ex presidente del Città di Siracusa, squadra nata per mantenere vivo il calcio siracusano, dopo la mancata iscrizione del Siracusa targato Salvoldi al campionato di Lega Pro. In quell’estate del 2012 la città passò in breve tempo dall’entusiasmo per una cavalcata trionfale in campionato (vinto sul campo se non si considerano i 5 punti di penalizzazione comminati dalla Lega) allo scoramento più profondo per la fine di un sogno. Queste le parole di Favara, che nella sua lettera ha voluto ringraziare tutti quelli che con sforzi e sacrifici hanno voluto far rifiorire il calcio siracusano, riportandolo dopo 4 anni tra i professionisti.

Al triplice fischio di Siracusa-Lanciano, il nulla. Era il 2012. Da una possibile e sul campo conquistata Serie B, Siracusa si ritrovò senza calcio. La città, la classe politica, la classe dirigente non ebbe la forza nemmeno di iscrivere una nuova società tra i dilettanti. Allora a rimboccarci le maniche, come spesso accade, ci pensammo noi della Curva. Riunioni su riunioni. Confronti. Poi la decisione. La squadra la facciamo noi. La società pure. Che sia l’ultima categoria dei campionati di calcio poco importa. Ripartiamo dalla Terza Categoria. Con il Città di Siracusa. Con orgoglio.

La stretta di mano prima dell’amichevole con il Palazzolo della fam. Cutrufo sancì una nuova era del calcio a Siracusa. Sia Gaetano che Graziano non ci lasciarono mai da soli. Con l’Atletico Leonzio portammo allo stadio mille persone. Alla prima in trasferta a Floridia eravamo quasi quattrocento. Cassaro, Villasmundo, Sortino, Real Belvedere, un ristorante(!) di Lentini.. questi i nostri avversari. Vincemmo campionato e coppa. Con la Curva sempre al nostro fianco. Di quella squadra facevano parte i miei amici/fratelli di Curva e non. Anche nello staff tutti tifosi del Siracusa. L’anno dopo Gaetano Cutrufo trasferisce il titolo del Palazzolo a Siracusa. Si raggiunsero i Play Off. Poi la svolta. Ritorna subito la denominazione Città di Siracusa in onore ai ragazzi che con passione ripartirono dalla Terza Categoria.

La mia vicinanza accanto all’amico Gaetano Cutrufo non è mai mancata. Passo dopo passo. Nello staff anche Antonio Midolo e Giovanni Abela. Un segno di continuità e siracusanità. Si vinse come un po’ tutti ricordiamo il campionato all’ultimo secondo. Il resto lo conosciamo. A distanza di appena quattro anni ci ritroviamo nuovamente lì. In Serie C. Da Cassaro a Lecce, da Floridia a Foggia, da Sortino a Catanzaro. Grazie a chi non ha mai mollato nemmeno quando il resto della città aveva smesso di crederci.

Grazie alla Curva Anna, a tutti i ragazzi della Terza Categoria, e infinitamente grazie alla fam. Cutrufo che in così poco tempo è riuscita a far rialzare la nostra città. Voglio dedicare questi giorni di festa a mia figlia Greta nata proprio nell’anno della Terza Categoria quando con orgoglio indossavo la maglia e la fascia di capitano della mia squadra

Fonte: SIRACUSANEWS.IT http://ift.tt/1KcC5Rr

Redazione: