
Domenica la Reggina renderà visita al Siracusa. Per i siciliani la voglia di migliorare ancora il proprio percorso dopo cinque vittorie consecutive ed una scalata in graduatoria impressionante, per gli amaranto la necessità di incamerare i primi tre punti in trasferta della stagione, dopo la pessima prestazione fornita in casa contro la Vibonese.
A pochi giorni dal match la Gazzetta del Sud ha intervistato il doppio ex di questa sfida Davide Baiocco, indimenticato centrocampista amaranto nella stagione 2003-04 e nonostante l’avanzare degli anni fino a qualche mese addietro protagonista con la maglia del Siracusa: “Il Siracusa punterà a confermarsi in zona playoff, mentre la Reggina dovrà cercare di conquistare punti preziosi in chiave salvezza. Potrebbe succedere di tutto. Nelle gare interne del Siracusa, però, l’ambiente è caldissimo. I tifosi sono il dodicesimo uomo in campo. Tiferò per il Siracusa, ma auguro alla Reggina di rimanere in Lega Pro, proprio al Granillo in occasione della gara di andata iniziò la nostra scalata. Perché ho lasciato i siciliani? Non mi sentivo più considerato e ho preferito andare via. Ma ho deciso di continuare a giocare, non so ancora se smettere a giugno”. Conclude con un ricordo sulla Reggina di quegli anni militante nella massima serie, nella quale vi giocava anche l’attuale allenatore degli aretusei Sottil:: “C’erano Mozart, Paredes, Giacomo Tedesco, Cozza, Torrisi, Di Michele, Stellone. Se fosse rimasto Colomba saremmo arrivati a metà classifica”.